Brani o sinonimi? Tabelle o relazioni insiemistiche? Serie numeriche o serie alfabetiche? Sillogismi o negazioni?
Rapporti di parentela o problem solving? Eccetera …eccetera … eccetera. […]
Questi i dubbi amletici delle decine di migliaia di laureati che affronteranno il concorso per l’assunzione di 892 funzionari amministrativo-tributari, bandito dall’Agenzia delle Entrate il 23 febbraio scorso.
Dubbi condivisibili perché il bando non fornisce delucidazioni in merito alla struttura delle prove ed è perfino sibillino in merito alla prima prova scritta, la prova oggettiva attitudinale, quella che eliminerà dal “gioco” oltre il 90% dei concorrenti.
Ma leggiamo il bando: l’articolo 5, comma1, sottolinea che:
La prova oggettiva attitudinale consiste in una serie di QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA e mira ad accertare il possesso da parte del candidato delle attitudini e delle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta”
Quindi un’informazione importante la si può trarre, ovvero la prima prova scritta è costituita da un elenco di domande a risposta multipla. Magra consolazione per i tanti che già si staranno chiedendo: Quante domande ci saranno? Quante opzioni di risposta ci saranno per ogni domanda? Quanto tempo verrà concesso per rispondere alle domande? Quale punteggio verrà attribuito alle singole domande?
Queste domande sono destinate, probabilmente, a non avere risposta fino al debutto ufficiale della prima prova scritta, eccetto che per alcuni particolari che traspaiono dai commi 2 e 3 dell’articolo 5:
“La prova è valutata in trentesimi” e poi “Sono ammessi alla prova oggettiva tecnico-professionale i candidati che riportano il punteggio di almeno 24/30 e rientrano in graduatoria nel limite massimo di cinque volte il numero dei posti per i quali concorrono”.
Che significa?
“La prova è valutata in trentesimi” significa che al vostro elaborato sarà attribuito un punteggio massimo di 30 punti.
Come? È uno dei tanti aspetti che non si conosce, ma in passato solitamente veniva attribuito un punteggio positivo alle risposte corrette (ad esempio +10 per ogni risposta corretta), veniva assegnata una penalità alle risposte errate (ad esempio –2), e le risposte omesse valevano 0 punti. Questi parametri erano inseriti all’interno di una formula matematica che consentiva di ottenere il punteggio espresso in trentesimi.
È importante conoscere questa formula matematica?
Assolutamente NO: conoscerla o non conoscerla non può in nessun modo avvantaggiarvi o svantaggiarvi. State tranquilli!
Piuttosto è importante conoscere il punteggio fornito alle singole domande, anche al fine del raggiungimento della “soglia dei 24/30” citata nel comma 3 dell’articolo 5.
Che cos’è questa soglia? Che importanza ha? Come raggiungerla?
24/30 è il punteggio minimo che bisogna ottenere per entrare in graduatoria e sperare di poter accedere alla seconda prova del concorso (ovvero tutti coloro che totalizzano meno di 24 punti alla prima prova,sono automaticamente eliminati).
Per accedere alla seconda prova, oltre a superare la soglia dei 24/30, bisogna classificarsi nei primi 2350 posti per chi ha scelto la Lombardia, oppure nei primi 700 posti per chi ha scelto il Veneto, oppure nei primi 550 posti per chi ha scelto il Piemonte e l’ Emilia Romagna, oppure nei primi 210 posti per chi ha scelto la Toscana, oppure nei primi 100 posti per chi ha scelto la Liguria.
Ad oggi altro non è dato sapere, e non si saprà almeno sino al 21 aprile, quindi non perdete tempo con inutili, sciocche, dilanianti e dispersive ricerche perché nessuno può fornirvi indicazioni di questo tipo anche per il solo fatto che si tratta di cose che non sono state ancora definite.
Concentratevi su: l’attitudine sulle capacità di base necessarie per acquisire e sviluppare la professionalità richiesta”: ma che significa????
Forse ve lo spiego tra qualche giorno. Intanto buono studio!
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